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venerdì 19 luglio 2013

TELEFONO e ADSL INTERROTTI O SOSPESI SENZA MOTIVO? SI HA DIRITTO AD UN INDENNIZZO

Una delibera dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni): se l’operatore telefonico sospende o interrompe il servizio senza motivo, l’utente ha diritto a ricevere un indennizzo il cui importo varia a seconda del numero di servizi interessati (telefono, fax, adsl) e del numero di giorni in cui non ne ha potuto usufruire.

In casi del genere il pagamento dell’indennizzo dovrebbe essere automatico, cioè il cliente dovrebbe vedersi accreditata la somma nella bolletta successiva oppure, se l’importo è superiore a 50 euro, dovrebbe ricevere un assegno o bonifico bancario entro 60 giorni dall’accertamento del disservizio. Tuttavia, non sempre le società di telefonia si dimostrano diligenti: capita, infatti, che non venga corrisposto alcun indennizzo oppure venga corrisposta una somma molto inferiore a quella dovuta.

Che fare allora quando si rimane senza linea telefonica, adsl o fax senza motivo e senza preavviso?
Per prima cosa bisogna fare la segnalazione al proprio gestore telefonico, chiedendo un pronto intervento.
Una volta risolto il problema e riattivato il servizio, è possibile richiedere all’operatore telefonico l’indennizzo spettante a causa del disservizio subito, specificando se si tratta di cliente privato (consumatore) oppure di professionista/società (utenza affari), visto che gli importi cambiano.

E se l’operatore non corrisponde l’indennizzo dovuto?
La legge prevede che la somma dovuta vada raddoppiata!
Che fare allora? Rivolgetevi alla Ns. Associazione per chiedere assistenza, anche per avviare un’eventuale procedura di conciliazione paritetica e segnalare all’AGCOM il comportamento scorretto dell’operatore

domenica 14 luglio 2013

CLONAZIONE POSTEPAY: ECCO COME DIFENDERSI

La truffa si presenta sotto forma di una email che sembra provenire dal servizio clienti PostePay, un'impressione avvalorata dalla fedele riproduzione del layout originario delle comunicazioni di Poste Italiane. A parte questo elemento, altro fattore che rende questi messaggi particolarmente insidiosi è il fatto che riescano a bypassare facilmente i filtri antispam delle caselle di posta.

Come? Con un trucchetto utilizzato dagli hacker e chiamato "hash buster": si tratta di un programma che genera una stringa di testo che viene inserita nel messaggio di spam, in modo che tale email appaia diversa ogni volta che viene inviata e riesca dunque a ingannare i sistemi di blocco.
Nella fattispecie, la stringa di testo utilizzata è il celebre incipit del monologo dell'Amleto shakespeariano: "essere o non essere". In ogni caso, con l'utilizzo di alcuni strumenti di sicurezza più sofisticati del semplice antispam - come appunto quelli sviluppati da Sophos - è comunque possibile impedire l'accesso nella inbox a questo genere di messaggio. I programmi di protezione, infatti, riescono ad analizzare il film Html allegato alla mail e a identificarlo come come una minaccia di tipo Troj/Ifrin-A.
Poco tempo fa, a gennaio, anche il Centro Innovazione & Diritto (Cindi, un'associazione attiva nel campo della ricerca, formazione e aggiornamento in materia di diritto dell'informatica) ha stilato un decalogo di suggerimenti rivolti agli utenti che vogliano stare alla larga dai rischi connessi al phishing. 
Eccolo:
1) Non aprire una email ricevuta da un indirizzo sconosciuto;
2) Mai comunicare dati personali né via e-mail, né cliccando sul link segnalato;
3) Verificare di persona (o al telefono) con la propria banca/assicurazione l'esistenza delle problematiche segnalate tramite e-mail;
4) Non lasciarsi intimidire dai toni minacciosi della mail o dall'annuncio di imminenti sciagure economico/finanziarie;
5) Non lasciarsi ammaliare da promesse di denaro in cambio della comunicazione dei propri dati personali;
6) Proteggere il proprio computer con efficaci software anti-virus e anti-spam;
7) Non usare password identiche per tutti gli account: è un modo comodo per non riempirsi di post-it o memo, ma ci rende più vulnerabili;
8) Testare la sicurezza del sistema digitando volutamente una password sbagliata e vedere se il sistema la accetta lo stesso;
9) In caso di acquisti online verificare sempre che il sito sia affidabile controllando la presenza della dicitura "https://" nell'indirizzo e dell'icona di un lucchetto in alto a sinistra nella barra del proprio browser e visualizzare il certificato di protezione del sito, facendo il doppio clic sul lucchetto;
10) Monitorare il conto bancario per verificare eventuali ammanchi.

martedì 2 luglio 2013

CALANO I SINISTRI MA LE TARIFFE DELLE ASSICURAZIONI RESTANO TRA LE PIU' ALTE D'EUROPA

E' duello tra compagnie assicurative e Authority sulla Rc auto.
Proprio oggi il ministero dello Sviluppo economico ha annunciato che si sta lavorando alla riforma del sistema della responsabilita' civile della circolazione degli autoveicoli.

E' stato attivato un tavolo di confronto con tutte le categorie interessate per arrivare a una riforma condivisa e sostenibile, spiega il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari.
  Dallo scorso autunno, sostiene il presidente dell'Ania, Aldo Minucci, durante la relazione all'assemblea annuale dell'associazione, i prezzi delle Rc Auto "sono tornati a diminuire. In particolare, dal settembre 2012 al maggio scorso il prezzo medio delle coperture e' sceso di circa il 6%". "In altri termini, il premio medio, incluse le tasse, e' calato da 560 a 525 euro, che, moltiplicato per il numero dei veicoli assicurati, determina una riduzione complessiva dei premi pari a 1,5 miliardi di euro".

Per Minucci questi dati "sono incontrovertibili e smentiscono le cifre a piu' riprese diffuse da altre fonti". Minucci afferma anche che c'e' concorrenza tra compagnie assicurative e che le critiche che giungono dall'Ivass "non hanno fondamento". Tutti si devono impegnare per fronteggiare il problema dei costi e degli alti prezzi delle polizze per la Rc Auto, piu' elevati in Italia "rispetto agli altri paesi europei". In primis le imprese assicurative: "Ne va della loro reputazione", replica il presidente dell'Ivass, Salvatore Rossi. "Il complesso dei premi pagati dalle famiglie italiane per le assicurazioni obbligatorie puo' essere stimato in circa 13 miliardi di euro, il premio medio per famiglia rappresenta il 2% del reddito familiare medio" ma per quelle con entrate inferiori "puo' superare il 6%".

Il nuovo sistema di assicurazione della responsabilita' civile auto dovrebbe essere "equo, corretto, trasparente, in linea con le migliori esperienze internazionali e con gli auspici, da troppo tempo delusi, di tutti i cittadini italiani", aggiunge. "Le difficolta' concettuali e operative che abbiamo davanti non devono impedirci di muovere verso" questo traguardo.
  Piu' in generale dal rapporto dell'Ania 'L'Assicurazione italiana 2012-2013' emerge che i prezzi dell'assicurazione auto scendono. Nel 2012 il premio medio della copertura r.c. auto risulta sostanzialmente stabile (+0,7%) mentre nei primi tre mesi del 2013 si registra un calo del 5,6%.