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domenica 12 gennaio 2014

Più Tasse meno giustizia!

E' senza dubbio un 2014 che inizia all’insegna degli aumenti.
A rimetterci ancora una volta saranno soprattutto i dipendenti pubblici e i pensionati che dovranno ovviare  ai nuovi aumenti a fronte di stipendi e pensioni bloccate da anni.
Gli aumenti colpiranno infatti vari settori della vita a partire dal caffè che, insieme a snack e bibite dei distributori automatici, diventerà più caro per il passaggio dell’Iva dal 4 al 10%.

Poi c’è la patente: rinnovarla, a partire dal 9 gennaio, costerà 26 euro in più. Nonostante i costi della procedura siano rimasti formalmente invariati (25 euro, 16 per la vecchia marca da bollo e 9 euro per i diritti di Motorizzazione), vanno aggiunti 6,80 euro per la posta assicurata da saldare al momento del ritiro della patente presso l’ufficio postale (mentre prima il vecchio bollino adesivo arrivava direttamente a casa), 15 euro in più per la visita medica (essendo aumentati i compiti dei medici) e minimo 4 euro per le nuove foto tessera (se si sceglie la macchinetta e non si va da un fotografo).

Il costo dell'Energia salirà dello 0,7%, i pedaggi autostradali sono aumentati dal 1° gennaio del 3,9%. Gli aumenti di raccomandate (1,80 euro, da 3,60 a 5,40, + 50%) e lettere (0,25 euro, da 0,70 a 0,95, +35%) sono stati per il momento congelati da Poste Italiane ma sono possibili in qualunque giorno da domani al 2016, essendo già stati autorizzati da Agcom.

Infine, per iscrivere una causa a ruolo ci vorrà una marca da bollo di oltre tre volte superiore a quella attualmente in uso.
Dunque la classica marca da bollo da 8 euro costerà ora ben 27 euro .
Trattandosi di un importo fisso che – a differenza del contributo unificato – prescinde dal valore della causa, essa andrà ad incidere notevolmente sulle cause di valore esiguo, in alcuni casi arrivando a renderle quasi antieconomiche, di fatto limitando l'accesso alla giustizia di quelle che sono considerate le "fasce deboli" del nostro Paese, calpestando ancora una volta quel diritto alla difesa che la nostra Carta Costituzionale annovera tra i diritti fondamentali di ogni cittadino!

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